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Può uno spaventapasseri orientare più che spaventare? La storia di Bu, uno spaventapasseri spaventato che irrompe nelle aule scolastiche e ribalta il consueto modo di intendere e fare la scuola, ci dice di sì. Dalle nozioni alle relazioni. Dai parametri numerici all'unicità della persona. È questo il ruolo di Bu, che nel libro guida il lettore nel disorientamento che attraversa la scuola italiana tra funzionalismo e burocrazia esasperata. L'invito degli autori a una pedagogia dell'improvvisazione a scuola - che nulla a che fare con la preparazione improvvisata - si radica nella pedagogia degli ultimi due secoli, nelle forme di teatro-laboratorio, nelle correnti filosofiche personaliste in cui al centro è la relazione tra insegnante e alunno, senza la quale ogni didattica risulta inefficace. L'educazione all'empatia, all'ascolto del corpo e delle emozioni, alla comunicazione narrativa, all'espressività artistica per educare cittadini consapevoli e liberi, è ciò che il lettore/insegnante troverà in queste pagine. Il libro punta a sostenere e accompagnare i docenti che credono in una Scuola capace di far emergere l'unicità di ogni alunno.